Leonardo

Fascicolo 13


in "Alleati e nemici"
ERMINIO TROILO - La dottrina della conoscenza di H. Spencer. - Bologna, Zamorani e Albertazzi, 1904.
recensione di Gian Falco (Giovanni Papini)
p. 31


p. 31



   Il T. vuol dimostrare che lo S. «ha dato un avviamento nuovo alla gnoseologia» (p. 9). Ammettiamo pure che, sia nuovo (a me non pare) ma non possiamo ammettere che sia buono. L'inconoscibile è un assurdo inconcepibile che non si salva neppure col cerotto della «coscienza indeterminata», rimedio che non salva il male ma ne aggiunge un altro; il Realismo trasfigurato poggia su di un equivoco, cioè che si possa conoscere il conosciuto in sè, per vedere se la conoscenza che se n'ha è più o meno adeguata. Il che significa, in altre parole, che ci sono altre conoscenze al di là delle conoscenze oppure che si può fare un confronto fra due cose avendone una sola a disposizione.
   Il signor Troilo è troppo indulgente. Sta bene che il suo scritto era fatto per un numero funebre in onore del gran confusionista inglese, ma egli poteva adoprare un po' più critica e un po' meno frasi accademiche. O piuttosto non poteva affatto: un po' di spencerianismo e molta pesantezza sono ottimi requisiti nei concorsi. Non di solo spirito vive l'uomo, anche se filosofo.


◄ Fascicolo 13
◄ Giovanni Papini